Fogli, appunti, strumenti e un lungo viaggio in macchina. Di quei giorni frastornati ne avevamo fatto anche un diario di viaggio, girando alcuni improbabili video per raccontare quello che stavamo facendo.
Che in definitiva significa: 3 giorni a Roma, 11 tra doppiatori, adattatori e altro da intervistare incastrandosi tra turni di lavoro (i loro), disponibilità e saltando da un capo all’altro di Roma. Che non è famosa per avere un traffico particolarmente agile e scorrevole.
Più o meno in quei video abbiamo raccontato di quel che è capitato in quei tre giorni. Non sappiamo però se siamo riusciti a raccontare la frenesia, il caos e… i casini. Sì, perché proprio qui ha cominciato a stagliarsi su di noi l’ombra lunga della legge di Murphy.
Mentre incassavamo materiali splendidi, momenti emozionanti e incontri estremamente piacevoli, iniziavamo a maturare sempre più l’idea che quello che stavamo raccogliendo non erano semplici interviste, ma qualcosa di più. Qualcosa che aveva punti di contatto e connessioni molto forti. Qualcosa che poteva avere senso immaginare in maniera più compiuta.
E mentre l’idea che sarebbe diventata DoppiAttori prendeva sempre più forma, scopriamo che nella Maledetto Mobile®, carica come una cinquecento di famiglia in procinto di partire per le spiagge negli anni ‘70, cane e nonna inclusa, manca una cosa. Piccolissima. Una di quelle che potresti cacciarti in tasca. Un cavo. Ovviamente indispensabile.**
E allora aggiungi al navigatore la ricerca di qualche negozio specializzato in accessori per pc. Lo abbiamo già detto che Roma non è esattamente l’ideale, per dimensione, traffico e viabilità, per organizzare agili spostamenti in lassi di tempo contenuti? Questa nuova aggiunta alla nostra “scaletta” aumenta il coefficiente di difficoltà in maniera decisamente fuoriscala, visto che sembra proprio che tutti gli studi e i luoghi in cui dobbiamo incontrare i successivi doppiatori dopo la scoperta dell’assenza del cavo si trovino a distanze siderali da qualsiasi negozio di accessori per PC aperto.
Già, perché ad un certo punto ad esempio il navigatore ci porta ad un negozio che, a giudicare dallo stato della serranda abbassata, è chiuso da quando ancora i personal computer erano i Commodore e gli Amiga. In effetti sembra che il navigatore della Maledetto Mobile® sia frastornato quanto noi da questo viaggio.
L’unica volta in cui veramente ci ha dato l’impressione di fornirci un percorso alternativo, più rapido e libero, l’abbiamo pagata cara. Nel vero senso della parola. L’apparecchio dalla poco suadente voce femminile ci ha infatti fatto passare per una zona che abbiamo poi scoperto essere una ZTL. Il fatto che si sia passati a pochi passi dai principali monumenti storici di Roma ci aveva fatto esprimere qualche sospetto, che appena un paio di mesi dopo ha trovato conferma in una bella multa recapitata alla Casa Maledetta®.
Nonostante tutto, nonostante Murphy come nuovo socio della banda, l’entusiasmo è alle stelle, come la stanchezza, quando riprendiamo l’autostrada in direzione Torino.
In copertina: la banda di Sono Cose Serie in preparazione per il lungo viagghio a Roma